Falso extravergine, scoperta maxi-frode nel cuore di Roma. Una cinquantina i ristoratori coinvolti, sequestri e denunce
Il finto extravergine aveva come base olio di semi di provenienza ignota e con modalità di conservazioni sconosciute, corretto con beta-carotene (per mascherare il sapore) e clorofilla (per modificarne il colore). Il tutto veniva poi imbottigliato con etichette recanti la dicitura “extravergine made in Italy”.
Interessante notare da questa inchiesta che per la prima volta nel mirino non è finito solo il produttore, ma gli stessi ristoratori. Secondo gli inquirenti, infatti, non possono essere considerati semplicemente ingenui coloro che acquistano un prodotto di dubbia provenienza e ad un prezzo esageratamente al di sotto di quello del mercato.
PER MAGGIORNI INFO: