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Una storia di famiglia

Una storia di famiglia

“La nostra storia ha inizio nel primo dopoguerra.”

Mio nonno Settimio pensò che dopo le avversità fosse giunto il momento di ricominciare a vivere e di ricostruire.
E lo fece partendo dall’oliveto di famiglia, curando ogni pianta con amore e mettendo a frutto pratiche e saperi ereditati dall’esperienza di famiglia.

All’inizio degli anni Cinquanta la società e il lavoro iniziavano ad evolversi rapidamente e mio nonno considerò che fosse arrivato il momento di dar vita al suo primo frantoio.

Installato direttamente sotto casa, ne andava molto fiero. Le attrezzature erano estremamente moderne per l’epoca, per la prima volta non venivano più utilizzate le presse ma un estrattore centrifugo che permetteva una lavorazione continua.

Ogni anno intorno al 24 novembre, il giorno di Santa Caterina, più di 70 persone erano chiamate per la raccolta delle olive.

Ero solo un bambino, ma ricordo ancora le tante scale di legno poggiate alle piante, il vociare e le canzoni popolari intonate dalle donne.

Ognuna con il suo “coijtuiu” (sacco a tracolla), raccoglieva rigorosamente a mano, solo le olive attaccate ai rami. Guai a prenderne una da terra, il sapore dell’olio ne avrebbe risentito, diceva il nonno.

Al grido di: “saccu!” poi, tutti scendevano a svuotare la loro bisaccia e a mezzogiorno, al rintocco delle campane, ci si fermava tutti per pregare l’Angelus e per mangiare un boccone.

E così, anno dopo anno, arriviamo al 1968 quando Settimio fu tra i fondatori della cooperativa che introdusse il sistema di estrazione per sgocciolamento naturale a freddo e la tassativa lavorazione delle olive entro le 24 ore dalla raccolta; da qui la nascita della prima etichetta per l’olio di Trevi venduto fino ad allora in forma sfusa.

Una storia di famiglia
Una storia di famiglia

File di trattori arrivavano dalla campagna circostante per consegnare le olive appena raccolte in sacchi di iuta, ognuno orgoglioso del proprio raccolto e pronto a decantare la bellezza e la grandezza delle proprie olive.

Sono immagini e profumi, questi, per me inconfondibili, che raccontano un’epoca, un territorio e la storia della mia famiglia.

Il 1985, però, fu un anno disastroso per l’agricoltura, che non risparmiò certo Trevi. Migliaia di piante di olivo andarono perse a causa di una nevicata che durò giorni.

Le temperature arrivarono a sfiorare anche i -22°C. Il gelo distrusse buona parte delle coltivazioni e ancora oggi viene ricordato come uno dei colpi più grossi inferti all’agricoltura.

È in questo periodo, non proprio favorevole, che mio padre Angelo prese le redini dell’azienda agricola di famiglia e insieme ad altri soci, tra cui mia mamma Paola, diede vita alla Società Agricola Trevi Il Frantoio Srl.

Questa decisione ci permise di far fronte comune e di rimetterci in piedi per fronteggiare i danni causati dal maltempo.

Quelli che seguirono furono anni di innovazioni e cambiamenti.

Se da un lato aumentarono i terreni coltivati e venne introdotta la raccolta meccanizzata, dall’altro un rigido regolamento scritto fissava e garantiva tanto la qualità delle olive lavorate, quanto gli standard e le caratteristiche dell’olio prodotto. Con una nuova strategia di mercato fu scelto di vendere l’olio esclusivamente e direttamente alle famiglie italiane attraverso una vendita per corrispondenza.

In questo periodo da un’intuizione di Guerrino Perrotti, il nostro assaggiatore molto apprezzato a livello nazionale, prese vita un blend dolce e delicato: l’Olio Elite, selezionato ancora oggi, molitura dopo molitura, attraverso un’esperta e sapiente operazione di assaggio.

Una storia di famiglia

Gli anni Novanta furono quelli delle prime certificazioni ufficiali

La Società Agricola Trevi fu il primo frantoio ad ottenere dapprima il riconoscimento ISO 9001, poi l’attribuzione della D.O.P Umbria Colli Assisi – Spoleto.

Una certificazione che ha premiato gli anni di duro lavoro e la costante ricerca, sempre nel più profondo rispetto della tradizione olearia trevana.

L’azienda, però, a questo punto aveva bisogno di uno stabilimento più spazioso e l’obiettivo era quello di consentire a tutti di poter vedere le operazioni di estrazione e confezionamento dell’olio d’oliva.

Volevamo che i nostri clienti potessero vedere e toccare con mano la cura e l’attenzione necessarie per poter portare in tavola un olio di qualità. Abbiamo quindi ristrutturato la sede aziendale, installato l’impianto fotovoltaico che tuttora copre l’intero fabbisogno della filiera produttiva, e inaugurato il nuovo e più moderno frantoio. Numerosi personaggi hanno potuto apprezzare il nostro olio, per ricordarne alcuni: George Bush, Tony Blair, Luciano Benetton, Card. Camillo Ruini, Silvio Berlusconi, i Grandi del G8 di Genova, Romani Prodi, Paolo Savona, Andrea Riccardi e tanti altri che rimangono nei nostri ricordi.

Oggi, dopo tanti anni, possiamo ancora dire di essere una grande famiglia dove oltre a mio padre, mia sorella Irene e me, altri 59 olivicoltori contribuiscono a realizzare un Olio Extra Vergine di Oliva ottenuto esclusivamente nel rispetto dell’ambiente, dei collaboratori e del consumatore.

Dal dopoguerra siamo cresciuti e abbiamo intrapreso un processo di rinnovamento continuo, ma tutto è cambiato affinché in fondo nulla cambiasse.

La passione per il nostro lavoro, il rispetto per la terra, la cura nel creare il blend perfetto, infatti, sono esattamente le stesse di sempre.

Ernesto Guidobaldi

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